Somonte, el documental

Finanziato il 24 / 07 / 2014
Co-finanziato
Ottenuto
€ 8.525
Minimo
€ 7.000
Ottimo
€ 9.600
205 Co-finanziatori
  • Collaborando € 5

    Menzione nei titoli di coda

    Il tuo nome e cognome saranno visualizzati tra i titoli di coda.

    > 14 Co-finanziatori
  • Collaborando € 10

    Menzione nei titoli di coda e cartolina digitale

    Il tuo nome e cognome saranno visualizzati tra i titoli di coda + cartolina digitale di Somonte.

    > 26 Co-finanziatori
  • Collaborando € 25

    DVD di Somonte, il documentario

    Menzione nei titoli di coda + riceverai in anteprima il DVD del documentario + spedizione a domicilio.

    > 62 Co-finanziatori
  • Collaborando € 35

    DVD del documentario e libro-CD di Gente del Pueblo

    Menzione nei titoli di coda + riceverai in anteprima il DVD del documentario + Libro CD "El verso de Gente del Pueblo (1975 - 1986)" + Spedizione a domicilio.

    > 24 Co-finanziatori
  • Collaborando € 45

    DVD del documentario e maglietta di Somonte

    Menzione nei titoli di coda + riceverai in anteprima il DVD del documentario + Maglietta di Somonte con disegno di Joan Turu + Spedizione a domicilio.

    > 40 Co-finanziatori
  • Collaborando € 55

    DVD del documentario, maglietta di Somonte e Libro CD "El verso de Gente del Pueblo (1975 - 1986)

    Menzione nei titoli di coda + riceverai in anteprima il DVD del documentario + Maglietta di Somonte con disegno di Joan Turu + Libro CD "El verso de Gente del Pueblo (1975 - 1986)" + Spedizione a domicilio.

    > 27 Co-finanziatori
  • Collaborando € 100

    DVD del documentario e 5 magliette di Somonte

    Menzione nei titoli di coda + riceverai in anteprima il DVD del documentario + 5 Magliette di Somonte con disegno di Joan Turu + Spedizione a domicilio.

    > 07 Co-finanziatori
  • Collaborando € 400

    Sponsor

    Riconoscimiento evidenziato con logo tra i titoli di coda + riceverai in anteprima 5 DVD del documentario + 5 Magliette di Somonte con disegno di Joan Turu + Spedizione a domicilio.

    > 00 Co-finanziatori
  • Collaborando € 800

    Anteprima e sponsor

    Riconoscimiento evidenziato con logo tra i titoli di coda + riceverai in anteprima 5 DVD del documentario + 5 Magliette di Somonte con disegno di Joan Turu + Anteprima del documentario all’interno del territorio spagnolo con la partecipazione del regista + Spedizione a domicilio.

    > 00 Co-finanziatori

Su questo progetto

Documentario sulla tenuta di Somonte (Andalusia), un esempio di braccianti senza terra che hanno affrontato assieme le difficoltà per imparare a superarle con la lotta e con dignità.

Bisogni Compito Minimo Ottimo
EDIZIONE E POSTPRODUZIONE DEL VIDEO
Montaggio audiovideo delle immagini osservazionali e delle interviste realizzate.
€ 2.500
POSTPRODUZIONE SONORA
Edizione e gestione del suono ambientale diretto registrato e delle conversazioni.
€ 1.800
COLONNA SONORA
Composizione e registrazione di musica originale.
€ 800
Bisogni Infrastruttura Minimo Ottimo
WEB DEL DOCUMENTARIO
Programmazione e dinamizzazione della web.
€ 1.000
Bisogni Materiale Minimo Ottimo
COSTO DELLE RICOMPENSE
Incisione dei DVD con custodia sostenible, magliette di Somonte, libri-CD di Gente del Pueblo, e spedizioni a domicilio.
€ 1.700
COSTI GOTEO
La piattaforma di finanziamento collettivo ha un costo che equivale all’8% del ricavato.
€ 900
MASTER E COPIE
Incisione in DCP per la proiezione in sale cinematografiche digitalizzate.
€ 900
Totale € 7.000 € 9.600
Imprescindibile
Aggiuntivo

Informazione generale

“Aprile nella primavera fiorita, la luce del mattino si è già affacciata, ci sono passi decisi sul marciapiede, leggeri come un volo di colombra. Somonte è una terra che appartienen al popolo, che vogliono svendere e regalare, la gente fatta di braccianti senza lavoro decise di riprendersela.

Un popolo rifiuta la condanna, rifiuta di morire all’angolo di una strada, portando avanti la propria battaglia contro la disoccupazione, all’alba del futuro s’incammina. Se c’è terra che soffre l’abbandono, e gente che vive di stenti senza lavoro, dovremo riprendercela e lavorarla, aprendo nuovi solchi, nuovi squarci. Il giorno è stato duro ma fecondo, silencio adesso la gente sta dormendo, in tierra di futuro e speranza, i sogni di Somonte nascono poco a poco.

Somonte è una terra, un sogno verso il futuro, Somonte è la lotta, un sentimento puro. Somonte è una tierra, cavallo nella battaglia, un sogno verso il futuro, che abbatte muraglie.

Arrivarono ombre nere nella notte, che nascoste dall’oscurità entrarono, baschi, uniforme ed armi nere, ed un sogno che eran bianco le rubarono. Arrivarono con il loro odio miserabile, a colpi abbatterono la porta, a colpi che sottomettono i desideri, dalla terra conquistata li cacciavano. Non esiste un colpo che possa porta via loro i sogni, se il popolo vede con chiarezza il proprio cammino, se mille volte lo dovessero cacciare da Somonte, mille volte tornerebbe a seguire il proprio destino.

Somonte è una terra, un sogno verso il futuro, Somonte è la lotta, un sentimento puro. Somonte è una tierra, cavallo nella battaglia, un sogno verso il futuro, che abbatte muraglie.”

Testo per Somonte del gruppo Gente del Pueblo (Gente del Popolo).

Descrizione del progetto. Caratteristiche, punti di forza e peculiarità.

Nella quarta regione più povera d’Europa, con quasi il 37% di disoccupazione secondo i dati ufficiali dell'Istituto Nazionale di Statistica della Spagna, il governo regionale dell’Andalusia era intenzionato a vendere la tenuta di Somonte: 400 ettari ad 11 chilometri da Palma del Rio, in provincia di Cordova. Terreni che potrebbero generare molti posti di lavoro gestiti dalla pubblica amministrazione, in questo momento lo fanno attraverso la gestione diretta, grazie all’occupazione realizzata il 4 Marzo 2012 da cinquecento braccianti del SAT (Sindicato Andaluz de Trabajadores, Sindacato Andaluso dei Lavoratori).

Nel documentario “Somonte: terra e dignità” un gruppo di braccianti andalusi mostrerà come l’occupazione dei terreni permette di superare situazioni di estrema necessità come la disoccupazione, gli sfratti e le difficoltà per procurarsi gli alimenti di base. Attraverso la vita quotidiana della comunità, i protagonisti del lungometraggio proporranno una riflessione sulle possibili soluzioni per la crisi, a partire da un approccio collettivo e legittimo, per ottenere lavoro, pane e dignità.

Persino le pareti della tenuta parlano con messaggi pieni di significato ed emancipatori come questo di Diamantino García “Non ci sono cause perse, ci sono solo cause difficili, e siccome sono davvero giuste, prima o poi vinceremo!”. Il documentario di conseguenza ritrarrà la forza del posto e delle sue genti attraverso le testimonianze dei braccianti, delle ospiti internazionali solidali con la causa, di Diego Cañamero, portavoce nazionale del Sindicato Andaluz de Trabajadores (Sindacato andaluso dei Lavoratori), di Juan Manuel Sánchez Gordillo, Sindaco del Comune di Marinaleda, e delle canzoni dell’impegnato gruppo Gente del Pueblo (Gente del Popolo).

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Motivazione e a chi si dirige il progetto

La disoccupazione, gli sfratti, le difficoltà di garantire il proprio sostentamento da parte di migliaia di famiglie, i regali ai banchieri e la privatizzazione dei beni pubblici, i tagli in Educazione, Sanità che si ripercuotono specialmente sui nostri figli ed anziani,... tutto ciò ci indegna e sentiamo che dobbiamo passare all’azione. Il documentario su Somonte ci permette di trasformare tutta questa indignazione in un qualcosa di positivo.

Ad un livello più personale, Damià Caro, membro dell’Associazione COMSOC – Comunicació Social, nel 2005 ebbe l’opportunità di viaggiare in Brasile per conoscere il Movimiento Sin Tierra (MST) e tale esperienza lo commosse tanto da farlo tornare nel giro di alcuni mesi per partecipare nel settore della Comunicazione del movimento stesso. Convisse con famiglie che avevano problemi di lavoro, casa, per procurarsi il pane quotidiano, ma che nonostante tutte queste gravi carenze possedevano una gran capacità di superazione che le riempiva di dignità e ribellione. Occupavano terreni, si opponevano agli sfratti e creavano prodotti alimentari, sempre a partire dalla forza collectiva. 

Nel marzo del 2012 venne sorpreso da una notizia letta su Internet: decine di braccianti andalusi, organizzate attraverso il Sindicato Andaluz de Trabajadores (SAT), avevano occupato la tenuta Somonte per evitare la sua privatizzazione e per lavorare i 400 ettari improduttivi situati in provincia di Cordova. Il 4 aprile, proprio il giorno in cui celebravano il primo mese di occupazione, si trovava tra di loro. Fino ad oggi, assieme ad un efficace team di tecnici, ha mantenuto l’entusiasmo necessario per mostrare l’esempio di Somonte.

“Somonte non è un sogno, è una realtà” ci ha detto varie volte. È una realtà fondata su centinaia di ettari di alberi, di cereali, di legumi, di ortaggi e verdure. Ci raccontano che tutto questo lavoro non sarebbe stato possibile senza la solidarietà di centinaia di persone e collettivi provenienti da diversi paesi dell’Andalusia, dal resto dello Stato spagnolo e da tutto il mondo. È propio alle persone ed ai collettivi che solidarizzano con Somonte che chiediamo di collaborare per realizzare un documentario che vuol spargere, come fa il vento con i semi, il suo esempio verso altre terre.

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Obiettivi della campagna di crowdfunding

A base di lavoro volontario ed impegno costante, siamo riusciti, a livello di preproduzione e registrazione, a dare inizio alla realizzazione del documentario su Somonte, perà abbiamo bisogno del vostro aiuto per terminarlo. Con la campagna su goteo.org vorremmo continuare con la post-produzione e desidereremmo incidere le copie in DVD affinché il messaggio di Somonte arrivi al maggior numero di persone possibile.

Come si vede tra le ricompense, riceviamo l’appoggio del gruppo musicale Gente del Pueblo, il quale pone a nostra disposizione il suo libro-cd “El verso de Gente del Pueblo (1975 – 1986)”, e dell’artista Joan Turu, che ci ha regalato il disegno della maglietta.

Aiutaci a raggiungere l’obiettivo minimo così potremo finire il documentario. Se arriviamo all’obiettivo ottimale podremo coprire la maggior parte dei costi di postproduzione e saremo pronti per presentare il lungometraggio a festivals internazionali.

Esperienza previa e team

Fin dal 2006 l’associazione COMSOC - Comunicació Social propugna una comunicazione e un’educazione transformatrici attraverso diversi strumenti. Questo documentario è stato realizzato grazie alla collaborazione di tecnici specializzati che promuovono la “sovranità alimentare e popolare”. Questo concetto venne introdotto dal movimento internazionale Vía Campesina (Via Contadina) nel 1996 e si presenta come una delle più potenti risposte alla crisi alimentare, di povertà e climatica del pianeta. Le persone che come noi fanno parte di questo collettivo orizzontale, assembleario ed autogestito intendono la comunicazione e la libertà di espressione come uno dei diritti umani che come popolo abbiamo il dovere di consolidare al di là delle istituzioni e delle imprese. La comunicazione intesa come l’opportunità di insegnare ed imparare dagli altri, come opportunità per generare conoscenza collettiva e significativa. Di conseguenza, difendiamo la libera circolazione dell’informazione e puntiamo sulle Licenze libere (Creative Commons) contro il Copyright.

La postproduzione del documentario vedrà la collaborazione di METROMUSTER, un produttore indipendente che sperimenta con l’arte, la comunicazione e la politica fin dal 2010. Ha come obiettivo principale quello di contribuire al cambiamento sociale attraverso la presa del potere da parte di tutte le comunità, i collettivi in lotta, maniere alternative di interpretare gli spazi di convivenza ed il recupero della cosiddetta memoria storica. Recentemente ha ricevuto il premio per il miglior documentario al Festival del Cinema di Malaga con il video “Ciudad muerta” (Città morta).

Impegno sociale

Sustainable Development Goals

  • Responsible Production and Consumption

    Responsible Production and Consumption

  • Life On Land

    Sustainably manage forests, combat desertification, halt and reverse land degradation, halt biodiversity loss